Per Antonio Romano, Capalbio e’ da vent’anni il luogo dell’ozio creativo, del tempo libero da usare per pensare, scrivere e disegnare. Il Frantoio, invece, celebra proprio a maggio i suoi primi dieci anni di vita. E gli -inventori- del Frantoio chiesero proprio ad Antonio Romano di creare il marchio per il locale, che e’ ora tra i piu’ conosciuti della Maremma. La mostra ricuce percio’ il senso piu’ autentico dell’idea di punto di incontro, propria del Frantoio, con quella di un -ozio simbolico-, che già nel titolo lascia intendere come il concetto di tempo libero sia in realtà solo spazio per le idee.
Marchi ora familiari al grande pubblico sono spesso nati nel silenzio delle notti dei fine settimana capalbiesi e, con essi, le riflessioni e gli appunti da tradurre in linguaggi di marca nei giorni lavorativi della settimana.
La mostra racconta 20 anni di lavoro: i progetti degli anni ‘80, come il quadrato rosso della CGIL e la comunicazione per i sindacati; quelli degli anni ‘90, come i marchi Tim, Stream, fino alla -farfalla- della Rai e al rebranding delle Ferrovie dello Stato; -i lavori con i partners stranieri-, con i marchi Lacoste, Renault, Sears, Aventis Pharma, ecc; e i progetti per gli amici di Capalbio.
La mostra racconta 20 anni di lavoro: i progetti degli anni ‘80, come il quadrato rosso della CGIL e la comunicazione per i sindacati; quelli degli anni ‘90, come i marchi Tim, Stream, fino alla -farfalla- della Rai e al rebranding delle Ferrovie dello Stato; -i lavori con i partners stranieri-, con i marchi Lacoste, Renault, Sears, Aventis Pharma, ecc; e i progetti per gli amici di Capalbio.