Nel panorama politico-economico degli ultimi anni, i temi dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabili sono stati frequentemente discussi, e delle prime risposte ai problemi causati dall’emergenza del rapporto tra l’ambiente, i bisogni sociali e le energie disponibili sono state presentate.
L’Associazione culturale Il Frantoio con un evento realizzato con la collaborazione di Chicco Agnese, Fabio Cortese e Daniele Protti intende presentare alcune di queste risposte. L’obiettivo è farci riflettere su come produrre e consumare energia senza dilapidare le risorse comuni quali l’acqua, l’aria e la vita sulla terra. Inoltre, avranno luogo degli incontri con esperti di diverse discipline per discutere sul rapporto tra ambiente e architettura, delle mostre, delle dimostrazioni e delle proiezioni in larga scala.
L’evento, che si pome l’intento di diventare appuntamento annuale, si articolerà in mostre, conferenze e dibattiti durante i quali importanti nomi del panorama internazionale tratteranno i temi selezionati per questa prima edizione.

Al Frantoio si terrà la prima edizione del Planet watch curata da Viviana Panaccia. L’osservazione del nostro pianeta attraverso le immagini fornite da Telespazio mostrerà con evidenza e drammaticità la fragilità della Terra; le immagini satellitari evidenzieranno le drammatiche conseguenze dello sfruttamento incontrollato delle risorse naturali. Inoltre, si sensibilizzerà lo spettatore sull’importanza di un corretto sfruttamento delle risorse energetiche.
Nella prima sala largo spazio verrà dato alle immagini della nostra costa, con attenzione al fenomeno erosivo che la colpisce.
Nella piazza antistante il Frantoio saranno poste le istallazioni degli artisti Sandro Mazzucato che con “Pensiero Evolutivo” ricorda come l’ evoluzione inevitabilmente si sviluppa col passagio del tempo e in questo perpetuo meccanismo l’ uomo si trova in continuo transito confrontandosi col suo limite naturale: l’ infinito e l’ Associazione Tratti Discontinui con il progetto “Impatto” nel quale l’ arte dialoga col territorio attraverso la posa di opere che realizzate con materiale di recupero verranno metabolizzati, riusati, mangiati, masticati ed infine espulsi per opera dell’ uomo e degli agenti atmosferici.